Sabato 16 dicembre ore 21

L’OMBELICO DEI LIMBI

sudio site specific_Longiano

progetto, coreografia, danza, costumi: STEFANIA TANSINI

musica: Paolo Aralla
luci: Elena Gui
testo: Raffaella Colombo
dramaturg: Raffaella Colombo
direttore tecnico: Omar Scala
assistente ai costumi: Chiara Sommariva tessuti e sartoria MeArTe

spettacolo programmato nell’ambito di

in co-produzione con: Fondazione Teatro Grande di Brescia, Romaeuropa Festival, Nanou Associazione Culturale con il supporto di: Residenza Artisti nei Territori Masque teatro, Olinda residenza artistica, AiR_Artisti in Residenza 2023/Lavanderia a Vapore
Artista associata alla Fondazione Teatro Grande di Brescia

L’ombelico dei limbi è un testo giovanile di Antonin Artaud, nel quale troviamo visoni e pensieri che andrà a maturare negli scritti successivi.

L’alienazione dal mondo, la mancanza di nostalgia per il senso perso, la creazione di un linguaggio nuovo, il dolore della frammentazione dell’identità.

In questa messa in scena il corpo e la voce sono testimonianza lucida dell’angoscia del reale, sono materiale folle primario, realtà viva e carnale che esplode e implode, che dice quello che non si nomina, che forgia le forme senza pace, che procede ossessivamente verso una non fine.

Lo spazio, in ascesa verso il cielo e in discesa verso la terra, è lo specchio dell’alienazione, dell’impossibile accesso ad un ordine composto, determinato, afferrabile. Un luogo ambiguo e di attraversamento, contaminato da elementi di natura surrealista come tessuti, colori e bastoni.

Come accade in Artaud, anche questo percorso procede in una tensione contraddittoria: da una parte la volontà di liberarsi, di farsi a pezzi, di tenersi fuori dal mondo, dall’altra il desiderio di ricostituzione, di condivisione del percorso per tentare di riprendere contatto con la collettività e superare la solitudine.

Informazioni Biglietteria
biglietto intero € 15,00
biglietto under 30|E’Bal Card € 10,00